Ennia Gobbo

Ennia Gobbo ha esordito cimentandosi con ottimi risultati nella ceramica, apprendendone le varie metodologie di realizzazione e le particolarità. La prima di queste peculiarità tipiche della ceramica è stata il disegna decorativo, dove ha acquistato una capacità rappresentativa, basata sulla cura dei particolari, realistici e non, del soggetto e su un attento calligrafismo. Successivamente e gradatamente l’artista si è dedicata alla grafica; qui, con il bulino, si è data allo sperimentalismo giocando con le varie tecniche e le molteplici morsure, per dar vita a rappresentazioni realistiche fatte di suggestivi scorci. Con l’incisione, ella si è addentrata nel mondo della bidimensionalità, della prospettiva visiva. Finalmente, dopo un percorso creativo fatto di acquisizioni tecnico intellettuali è giunta alla percezione del colorismo, e perciò del quadro. Qui divisa tra realismo e astrattismo, è esplosa la sua fantasia e la sua ricerca, in cui si evidenziano le proprietà pittoriche del tonalismo che, dalle grandi e vibranti campiture, si insinua nelle minuzie dove assume i tratti tipici del suo segno incisorio. Recentemente frequenta la scuola d’arte Tekne dei maestri scultori Elena Ortica e Gaetano Brugnano  per apprendere la tecnica del modellato, sperimentando materia, forma e spazio. Le sue opere vengono esposte con grande successo di critica e pubblico ovunque in Italia ed all’estero.